Simone Rizzo e Giuseppe Acquaviva i due responsabile IT di Viral Passport, ci parlano di come grazie al loro progetto sarà più semplice confezionare offerte turistiche di qualità.

Prima volta ad Heroes? Quando nasce il vostro progetto?

Si, è la nostra prima partecipazione ad Heroes. VP (Viral Passport) nasce quasi due anni fa, precisamente ad ottobre 2017.

Perché Viral Passport è la soluzione perfetta al problema che volete risolvere?

Il problema che abbiamo individuato nell’ambito del turismo, è che piccole realtà, che insistono su territori poco conosciuti vanno avanti con estrema fatica. In un periodo in cui il mercato del turismo è molto diversificato, queste realtà hanno difficoltà a fare sinergie ed a trovare un mercato accessibile. Grazie a VP, tramite un social network permettiamo loro di creare connessioni, sinergie, facilitando la valorizzazione della loro offerta. Il social è “B2B” quindi faciliterà la comunicazione e la connessione fra soggetti locali che dopo aver confezionato una proposta turistica aggregata potranno presentarla sul nostro market place.

Validare un progetto significa verificare non soltanto che la soluzione trovata funzioni, ma sopratutto che il mercato sia disposto a sceglierla. Come avete validato la vostra idea?

Abbiamo validato la componente B2B con ottimi riscontri, tutte le strutture che abbiamo contattato ci hanno dato fiducia ed alcune di loro le abbiamo già rappresentate in fiere ed eventi a cui abbiamo partecipato. Riteniamo che un valore importante di VP sia la possibilità di modulare la nostra offerta in funzione delle possibilità e delle dimensioni delle strutture che si collegano a noi, questo ci rende flessibili ed accessibili da realtà diverse.

Un progetto vincente non può nascere se dietro non c’è un team affiatato. Quale è secondo voi l’errore che assolutamente non si deve fare nel costruire il team work perfetto?

Non bisogna mai anteporre il “personale” all’interesse comune. Possono esserci discussioni in un team, l’importante è che tutto quello che succede sia motivato da un interesse condiviso.

Riuscite a descrivere velocemente il vostro “futuro desiderabile”?

Inizialmente il nostro obiettivo sarà coprire il territorio nazionale, ma abbiamo già condiviso con il nostro team l’obiettivo di scalare a livello worldwide.

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