Il messaggio, allarmante e inequivocabile, è arrivato dai dati della terza edizione della ricerca annuale sul rapporto fra donne e denaro promossa dal Museo del Risparmio del gruppo Intesa Sanpaolo con EPISTEME: sono ancora troppe le donne economicamente non indipendenti.

Le donne non si sentono adatte e reputano “poco femminile” o noioso occuparsi di soldi. Anche tra le lavoratrici, e le titolari di un conto corrente autonomo, è infatti altissima la percentuale di quelle che delegano la gestione delle proprie finanze: al partner, principalmente, ma anche alla famiglia di origine.

Si tratta di un retaggio culturale, morale e di un gap educativo. Per questo, e per sensibilizzare le donne sull’importanza di una corretta gestione personale delle proprie finanze, il Museo del Risparmio– iniziativa di educazione finanziaria di Intesa Sanpaolo- ha lanciato il primo corso online gratuito di gestione dei conti familiari e personali, insieme con una campagna social di sensibilizzazione sotto l’hashtag #avròcuradimestessa. Tra i partner, Italo, AIDDA, ma soprattutto centinaia di donne di ogni età e professione: manager, imprenditrici, attrici, stiliste, comunicatrici di impresa, giornaliste e autrici televisive, docenti universitarie e storiche di rilievo, medici, avvocatesse, pubblicitarie, volti attivi della politica inclusiva e sostenibile, ma anche studentesse e casalinghe.

Curatrice del progetto è curato da Fabiana Giacomotti, giornalista e adjunct professor presso l’Università di Roma La Sapienza.

“Vorremmo che questo appuntamento diventasse il primo di un percorso che renda le donne più consapevoli dell’importanza dell’indipendenza economica e della cura del denaro per riuscire a realizzare i propri desideri e le proprie ambizioni” spiega Giovanna Paladino, responsabile del Museo, che conclude sottolineando come questo sia “l’unico modo per vivere in piena libertà anche le proprie relazioni”.

L’infografica è stata realizzata da Think Stories