Heroes 2018 prosegue, e nella splendida location di Maratea continuano incontri e workshop interessanti e ben strutturati. Ci sediamo in una delle terrazze del Grand Hotel Pianeta Maratea che ospita l’evento ed incontriamo Sacha Liberatori, CEO e Founder di whext.co e parte del suo team che ci raccontano il loro progetto.

Buongiorno ragazzi la prima volta ad Heroes?
Si è la prima volta che veniamo a Maratea, ma ti dirò di più,  è anche il primo evento in cui portiamo la nostra startup, e credo sia anche la prima volta che parliamo con un magazine di Whext, quindi direi che ci sono un sacco di buoni motivi per festeggiare!

Sacha parlaci di Whext, come e quando nasce l’idea?
Il progetto nasce a gennaio, e come spesso accade in questi casi l’idea nasce da un’esigenza personale del founder; mi accorgevo che spendevo troppo tempo saltando da una piattaforma di streaming all’altra per scegliere cosa vedere; da questo nasce Whext, un’applicazione che in base alle tue preferenze ti consiglia dei titoli che ti potrebbero piacere ma che non hai ancora visto. Creando il tuo profilo sulla nostra piattaforma ed inserendo alcuni semplici parametri il nostro algoritmo è in grado di proporti una vastissima gamma di titoli, offrendoti una scelta molto vasta.

I numeri raccontano che la percentuale di fallibilità di una Startup in Italia è pari al 97%, cosa c’è che porta persone come voi ad investire su quel 3% di successo?
Io credo che uno dei fattori in comune fra tutte le persone che come me iniziano un progetto di startup sia l’ambizione di riuscire a realizzare qualcosa di proprio, qualcosa che funzioni e che possa spostare alcuni paradigmi consolidati. Naturalmente il mio team ed io crediamo che il nostro progetto abbia veramente una profondità di utilizzo seria. I nostri competitor sono gli stessi provider che non sono cross-platform e non sono così dettagliati nel proporre contenuti come l’algoritmo di Whext. Crediamo quindi nel nostro lavoro e nella buona riuscita del nostro progetto.

Uno dei fattori chiave nella crescita di una startup è la creazione del team, come avete formato il vostro?
La prima persona che ho coinvolto è stata Daniela, lei si occupa di digital marketing già da qualche anno, grazie a Peekaboo ho ritrovato Simone, un ragazzo creativo e dinamico, Alessio invece è il nostro CTO, non è stato difficile convincerlo, anche lui crede molto in noi. Questo non è un prodotto fisico ma digitale e quindi abbiamo continuato a cercare figure tecniche.
Alessandro è il back end developer per la parte server e l’altro Alessandro, Iacovelli, è il frontend developer, con lui abbiamo chiuso il nostro team per ora e ci sentiamo completi.
Abbiamo una vision condivisa e competenze specifiche delineate. Siamo molto coesi ed entusiasti, non ci siamo uniti per lavorare per un progetto ma per “questo” progetto, e ti assicuro che non è un dettaglio.

Riesci a spiegarci velocemente cosa e come credete che il vostro progetto possa crescere?
Per un prodotto come il nostro, crediamo molto nelpassaparola fra utenti, un servizio che funziona, può crescere in maniera virale anche così, come successe a Netflix all’inizio della sua storia.

Abbiamo tutti un futuro desiderabile, quale è il vostro?
Il nostro sogno non è quello di realizzare velocemente una  “exit” milionaria,  ci piacerebbe diventare il nuovo “my movies”, accreditarci come player certificatole di qualità, ed acquisire sempre più autorevolezza. Arrivati a questo, non sarà difficile organizzare un festival dove si assegnerà il… Whext Award!
Parlavamo di futuri desiderabili no? Ed allora, perché non crederci?

 

Per maggiori info sul progetto potete visitare il sito