Cyborg, superuomini e cloni. Evoluzione o estinzione? Che cosa vuol dire essere un uomo o una donna oggi? E come sarà tra cent’anni? Nel frattempo la tecnologia fa passi da gigante. Dobbiamo continuare ad accettare che la nostra mente, il nostro corpo e la nostra vita quotidiana vengano modificati o esistono confini che non andrebbero superati?

 

A queste e altre domande risponde la mostra “Human+. Il futuro della nostra specie” in programma al Palazzo delle Esposizioni di Roma da febbraio a luglio 2018. In esposizione artisti, designer e scienziati per immaginare insieme nuovi scenari e mondi possibili.

 

La mostra HUMAN+. Il futuro della nostra specie esplora i potenziali percorsi futuri dell’umanità considerando le implicazioni delle tecnologie passate ed emergenti. Il simbolo “+” in Human+ comporta un orientamento positivo per il futuro della nostra specie. Ma qual è questo orientamento? Per gran parte del Novecento, il progresso è stato misurato in base all’incremento di velocità ed efficienza – maggiore rapidità significava più forza ed efficacia – ma tutto ciò ha avuto come effetto collaterale quello di renderci più grassi, più tristi e più stanchi. C’è bisogno di ridefinire il concetto di riuscita.

Dalla mostra “Human+. Il futuro della nostra specie” nasce il progetto Mix User Experience – MUX, promosso da Palazzo delle Esposizioni e da Fondazione Mondo Digitale: un originale percorso di produzione artistica, che arriva fino al Media Art Festival, con un contest creativo sull’intelligenza artificiale.

LE TAPPE DEL PROGETTO

La sezione italiana in mostra

All’interno della mostra “Human+”, la Fondazione Mondo Digitale cura la sezione “Umano, sovraumano?“, dedicata al racconto della via italiana alla sfida dell’intelligenza artificiale. Opere e artisti di rilevanza internazionale sono selezionati da Valentino Catricalà, direttore artistico del Media Art Festival. “A che serve essere umano?” La risposta è affidata a sette opere firmate da quattro artisti (Paolo Cirio, Donato Piccolo, Roberto Pugliese, Davide Quayola) e da due collettivi (AOS, None Collective).

 

Il contest MUX

Dalla mostra “Human+. Il futuro della nostra specie” prende spunto il contest “MUX”, lanciato da Fondazione Mondo Digitale e Palazzo delle Esposizioni. Il contest è dedicato agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e alla comunità di professionisti, maker e designer. L’obiettivo della sfida è rendere il tema della mostra accessibile al grande pubblico attraverso la realizzazione di progetti creativi (es. applicazioni, video, installazioni) che possano aiutare a interagire con le opere in esposizione o suggerire nuove applicazioni per appassionare le persone alla cultura e creare nuovi pubblici.

 

La selezione dei finalisti

Le idee selezionate dal contest vengono presentate attraverso la formula dell’elevator pitch in occasione della “RomeCup 2018”, la manifestazione internazionale dedicata alla robotica educativa, in programma all’Università Campus Bio-Medico di Roma dal 16 al 18 aprile 2018. L’intelligenza artificiale e i progressi della tecnologia per i servizi alla persona, infatti, sono tra i focus che la manifestazione propone a un pubblico giovane. La giuria seleziona i tre progetti finalisti, uno per ogni categoria: scuola primaria, scuola secondaria, singoli professionisti o gruppi misti

 

L’esposizione dei progetti finalisti

I tre finalisti hanno un mese di tempo per finalizzare la propria proposta e realizzare un nuovo contenuto digitale che viene esposto e presentato, in occasione del Media Art Festival, nella prestigiosa cornice del MAXXI, dal 17 al 19 maggio 2018.