Mariagrazia Dardanelli: Volubilia Sidera

Servizio a cura di Angelo Mastria – Testi a cura di Felice Ragazzo

In realtà le “stelle” giacciono per lo più immote, tangibili e … sempre indifferenti. In genere – per il tema qui presente – sono oggetti luminosi che si accendono! Non punteggiano il buio a intermittenza, come lucciole d’estate. Si attivano per un circuito che si chiude. A volte sono allineate, a volte sparpagliate, non di rado sono multi-colorate. Si muove la mano, invece, che ondeggiando conduce la ripresa, al fine di produrre tanti frames, quante sono le immagini da raccontare.

È l’espressione di una danza ispirata dall’istinto nel frangente di un istante. È l’inverso del disegno, dove la traccia è versamento di materia, mentre qui è propagazione luminosa che impressiona un campo mobile, come se il pennello fosse statico e il foglio roteasse. Nello scambio indefinito dei ruoli, non è più chiaro chi fa e chi subisce, chi precede e chi arretra, chi è soggetto e chi è oggetto. I gradi di libertà di movimento messi in causa prescindono da chi si sposta e chi sta fermo, ciò che conta è il loro reciproco rapporto. È cosa che si spiega in tanti modi, la più lucida dei quali fa riferimento ai “Gruppi”.

È tutto qui il prodigio di queste forme figurate. Tutto il resto è cattura e governo dell’immagine e, beninteso, sua significazione. Ecco allora che la “stella”, le “stelle”, ossia la lampada, il led, la teoria di sorgenti luminose, pur fermi al rotear di telecamera di Mariagrazia Dardanelli, sono tutte, ben vero, come “Volubilia Sidera”, dunque, soggetto attivo per fare arte, nella sospensione tra il terreno e il siderale.

Mariagrazia Dardanelli vive e lavora a Roma. Laureatasi in Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Roma sotto il magistero di Sante Monachesi, si occupa di pittura, di fotografia, di letteratura per l’infanzia.  
Dirige da anni il Liceo Artistico Statale  “Enzo Rossi” ed è Presidente della Rete Nazionale dei Licei Artistici. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, tra le quali si ricordano quelle alla Galleria d’Arte San Lorenzo di Roma e al Palazzo dei Consoli di Ferentino nel 1990, presso Palazzo Valentini a Roma nel 1991, alla O.J. Gallery di New York nel 1992, all’Antica libreria Croce di Roma nel 2005, presso il Complesso Monumentale del San Michele a  Roma nel 2009, presso le Scuderie Estensi di Tivoli e la Casa d’Aste Babuino di Roma nel 2010, presso  il Museo dei Fori imperiali a Roma nel 2016.
Hanno scritto di lei Marina Poggi D’Angelo, Ivo Ulisse Camerini, Isabella Bietolini, Giuseppe F. Pollutri, Simonetta Capanna, Oriana Impei, Emanuele Marsigliotti, Andrea Bonavoglia, Daniela De Angelis.