TV SERIES

La fantastica signora Maisel

La fantastica signora Maisel (The Marvelous Mrs. Maisel) racconta le vicende di Midge, perfetta madre e moglie degli anni ’50, che fa di tutto per sostenere il marito Joel, alla ricerca di un successo come stand-up comedian che stenta ad arrivare. In una serata andata particolarmente storta, i nervi di Joel cedono, portandolo a confessare alla moglie un tradimento passato. Tutte le certezze, le convinzioni e le convenzioni che guidano la vita di Midge crollano e quella stessa sera, sullo stesso palco dove il marito aveva fallito, si ritrova quasi per caso a raccogliere un successo clamoroso.

Inizia così la ricerca, da parte della protagonista, della realizzazione di se stessa, in un’epoca e un contesto storici in cui le convenzioni sociali vedevano le donne principalmente come angeli del focolare e supporto al successo dei mariti. Sgomitare in un mondo prettamente maschile, confrontarsi continuamente con il fallimento e lottare contro un’educazione che imponeva un modo di essere di comportarsi sono le tematiche principali attorno a cui ruotano le vicende di Midge.

Disponibile su Amazon Prime Video, la serie ha vinto un Golden Globe per la categoria commedia, mentre Rachel Brosnahan è stata premiata due volte come miglior attrice in una commedia.

Powered by Whext

SPORTS

Il 4 marzo scorso Bebe ha compiuto 23 anni, e nella settimana che TIXE dedica alle donne non potevamo non ricordarla: Campionessa Europea nel 2014 e mondiale nel 2015, medaglia d’oro nel fioretto individuale ed argento in quello a squadre nei campionati europei del 2016. Il 2017 è l’anno del suo secondo titolo mondiale nel fioretto individuale, ed ancora medaglia d’oro nel 2018 ai Campionati Europei di scherma paraolimpica. 

Ha ottenuto, nel 2014 e nel 2015, le medaglie d’argento e d’oro al valore atletico- concessa agli atleti italiani che abbiano conseguito risultati di rilievo in competizioni internazionali e mondiali-, e il Collare d’oro- massima onorificenza del CONI- nel 2016, 2017 e 2019. Nel 2019, inoltre, le è stata dedicata una Barbie con le sue fattezze per celebrare l’atleta come modello di ruolo femminili: la bambola è arrivata alla fine delle celebrazioni del 60esimo anniversario della sua nascita, ed è parte del Dream Gap Project. 

La ragazza magica, – così l’ha chiamata Jovanotti – è un esempio di come sia possibile affrontare le difficoltà della vita con grande grinta e conseguire risultati di eccellenza seguendo le proprie passioni.

FASHON&DESIGN

«We should all be feminists»: recita una T-shirt della collezione primavera- estate 2017 di Dior. Questa scritta, quasi un manifesto, è il titolo di un saggio pubblicato nel 2014 dalla scrittrice femminista Chimamanda Ngozi Adichie. 

Le convinzioni dell’autrice sono pienamente condivise da Maria Grazia Chiuri, stilista romana appena arrivata alla guida creativa della maison francese dopo otto anni da Valentino, anni in cui ha riscritto completamente- e rilanciato alla grande- i codici e lo stile del brand, in tandem con quell’altro eccezionale talento che è Pier Paolo Piccioli. 

È una donna impegnata, quella a cui si rivolgono i capi di questa collezione da subito iconica e ricercatissima: la tshirt manifesto, appunto, ma anche le gonne in tulle e i top in pizzo, abbinati per contrasto a giacche e pantaloni in tessuto tecnico, in tinte solide come il bianco latte, il nero pieno e il rosso acceso. Dal completo rigoroso e affusolato per l’ufficio alle mise più streetwear, fino agli abiti da sera impalpabili, ci sono tutte le divise della nuova donna Dior, quella immaginata da una donna altrettanto forte e libera come Maria Grazia Chiuri.

FOOD

Una stella Michelin conquistata da un piccolo ristorante di Quarto, nell’hinterland napoletano, grazie agli ingredienti caratteristici della sua terra rivisitati in piatti creativi e contemporanei: ci è riuscita Marianna Vitale, classe 1980, tra le più promettenti chef italiane del momento. 

Nata a Napoli e cresciuta a Porta Capuana, Vitale ha deciso di fare la cuoca nel 2008 quando, già laureata in letteratura spagnola, ha scelto di entrare in cucina, nello specifico quella di Palazzo Petrucci, sofisticato ristorante stellato di Posillipo. Poi, nel maggio 2009, la scelta di aprire Sud: rielaborazioni creative di ricette della tradizione, come la cheese-cake di baccala profumata al finocchietto con ceci, pomodori confit e buccia di limone, gli spaghettoni con anemoni di mare, wasabi e corallo al nero di seppia, e la crema all’arancia, mela annurca campana speziata e riduzione di Piedirosso. 

Il suo lavoro è valso a Marianna il premio di chef emergente de Il Sole 24 Ore nel 2011 e il riconoscimento di cuoca d’Italia per le guide ai ristoranti de L’Espresso e di Identità Golose nel 2015, oltre, appunto, alla stella Michelin conquistata nel 2012. 

FILM

Joy

Joy è un film del 2015, diretto da David O. Russel. Il film è tratto dalla vera storia di Joy Mangano- interpretata da Jennifer Lawrence- che dopo aver inventato il mocio auto-strizzante Miracle Pop, diventa una delle imprenditrici di maggior successo d’America. Joy è una giovane donna che costruisce un impero imprenditoriale fino a trasformarsi in una matriarca. Gli alleati diventano nemici e i nemici alleati, ma grazie alla immaginazione e creatività riesce ad affrontare tutti i suoi problemi. Ed è forse questo suo tratto distintivo che l’ha resa una delle donne con più successo in America, che può motivare e ispirare chiunque si stia affacciando al mondo imprenditoriale.

Per vedere questo film, con il quale Jennifer Lawrence ha vinto il Golden Globe come miglior attrice nel 2015, potete noleggiarlo tramite i portali di TimVision e Infinity TV.

Powered by Whext

MUSICA

Italiane e straniere, di oggi e di ieri, in gruppi passati alla storia o come magnetiche soliste: le donne sono, ovviamente, le protagoniste della nostra playlist Spotify di questa settimana.

ART&PHOTO

Il prossimo 23 marzo, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma inaugura Io dico Io – I say I, esposizione- realizzata con il supporto di Dior- che è un’esplorazione della necessità di prendere la parola e parlare in prima persona, per affermare la propria soggettività, componendo una sola moltitudine, una molteplicità di io che risuona di consonanze e dissonanze.

Attraverso un programma pubblico di talk, cinema, laboratori e una call to action, Io dico Io – I say I mette in dialogo numerose figure del panorama culturale intorno ai temi che la narrazione porta con sé, nell’ottica di creare un terreno comune di confronto, un luogo di relazione e di tempo condiviso. Tra queste, Pippa Bacca, Ludovica Carbotta, Cleo Fariselli, Linda Fregni Nagler, Ketty La Rocca, Alek O., Marinella Pirelli,Suzanne Santoro, Tatiana Trouvé e Francesca Woodman.

Nella settimana che TIXE Magazine dedica alla creatività e all’imprenditoria femminile, Io dico Io – I say I , la mostra che riunisce artiste italiane di generazioni diverse, che in differenti contesti storici e sociali hanno raccontato la propria avventura dell’autenticità, restituendo attraverso una costellazione di visioni il proprio modo di abitare il mondo, non poteva non catturare la nostra attenzione… I say I, you go there!

BOOKS

La vita inizia dove finisce il divano è la storia di Veronica Benini- conosciuta da tutti sul web come Spora, una storia tra le più belle e di maggior successo degli ultimi anni in Italia. Benini aveva 33 anni quando la sua vita- professionale, personale, sentimentale- cambia completamente, e mentre cerca di capire come rialzarsi, Veronica apre un blog e un account Twitter, e trova online una community pronta a seguirla e sostenerla. Si fa strada la pazza idea di mollare tutto e andare a vivere in un furgone Volkswagen: non per fare una vacanza “da hippie”, ma per cominciare una vita completamente nuova in Italia, dedicandosi a un’attività ideata, pianificata e lanciata da lei. Questa avventura on the road è anche l’inizio di una nuova vita lavorativa, di una storia imprenditoriale di straordinario successo che è diventata un modello per moltissime donne (ma non solo).