Incontri, hackathon e workshop dedicati al tema “Money & Value” riuniranno per la terza volta a Maratea i più grandi eroi dell’innovazione e dell’economia.

Palchi vista mare, incontri in barca e concerti in spiaggia, torna Heroes Meet in Maratea che per la terza edizione si trasforma in una futuristica città dell’economia. Dal 20 al 22 settembre 2018 a Maratea, il primo festival euro-mediterraneo dedicato a innovazione, futuro e impresa affronta quest’anno il tema più controverso di sempre: “Money & Value”, il valore e il senso del denaro. Heroes si trasforma, dunque, in una piccola Davos del Sud Italia per accogliere i più ispirati eroi del nostro tempo: leader d’impresa, business angels, investitori, intellettuali, creativi, manager e alcune delle startup più interessanti del panorama.

Tra laboratorio del fintech e festival dell’economia, Heroes Meet in Maratea è il meeting internazionale in cui discutere di criptovalute, blockchain, investimenti, borsa, crowdfunding ed economia sostenibile, dell’impatto della tecnologia sulla produzione e di come tutto questo cambierà per sempre la nostra vita e la geografia delle città. A Heroes proveremo a leggere il tema “Money & Value” da un punto di vista tecnico ma anche visionario, alla luce dei grandi cambiamenti introdotti negli ultimi anni dalle nuove modalità di produzione e scambio della moneta.

Una ouverture musicale con sorpresa inaugurerà il festival che, anno dopo anno, non smette di stupire. A introdurre il tema nel corso della prima giornata saranno gli incontri su Human face of money, Il lato umano del denaro, Denaro, lavoro, valori, sui cambiamenti in atto nel mondo del lavoro e Call for Money, Cinque punti di vista sul denaro, per invitare il pubblico a guardare l’economia da più punti di vista. Mentre si darà il via alla startup competition con la gara di pitch, si alterneranno lezioni sul crowdfunding, a cura di Mamacrowd, e blockchain con il team di ricerca dell’Università Bocconi. A bordo piscina, invece, l’ospite più attesa è Pamela Norton, founder e CEO di Borsetta, la prima piattaforma blockchain che certifica diamanti e altri gioielli. 

Quanto costano alla collettività le tecnologie che stanno cambiando la faccia del nostro pianeta e contemporaneamente la nostra quotidianità? La riflessione di Marco Attisani, fondatore di Watly, introdurrà la seconda giornata tra tecnica, scienze e filosofia in The price of our future. Se poi Daniel Ally, Ted Speaker in arrivo dagli Usa, insegnerà come diventare miliardari, Barbara Carfagna intervisterà Paolo Barletta, imprenditore, investitore e filantropo oltre che CEO del Gruppo Barletta, e Francesco Mantegazzini intervisterà Bob Dorf, uno dei più autorevoli esperti al mondo di customer development durante l’incontro Start up Usa – Italia, un racconto che parla di Silicon Valley e di modelli di sviluppo. Quello che possiamo imitare e quello che invece dobbiamo adattare alla nostra cultura d’impresa.

Un altro degli ospiti più interessanti della seconda giornata è Brian Grim, Presidente della Religious Freedom & Business Foundation, membro del consiglio del World Economic Forum sul ruolo della fede e consulente su fede e geopolitica per la Tony Blair Faith Foundation, atteso per l’incontro Faith&Money. 

Se poi il panel Symbiosis Vs Disruption con Brian Pallas, CEO di Opportunity Network, spiegherà come entrare in un ecosistema e fare symbiosis attraverso una catena di valori, Marco Trombetti, founder di Translated e Pi Campus, guiderà l’incontro How to be lucky: innovazione e successo.  

Last but not least, a concludere questa intensa seconda giornata sarà l’esemplare fondatore di Eataly e Fico all’appuntamento da non perdere Oscar Farinetti e le sfide dell’agricoltura.  

Crowdfunding anche a colazione. Inaugurerà la terza e ultima giornata del festival l’intervista speciale a cura di John Biggs, editor TechCrunch, a Yancey Strickler, fondatore di KickStarter, la più grande piattaforma di crowdfunding al mondo, che ha finanziato oltre 150.000 progetti, coinvolgendo più di 15 milioni di persone.

Mentre la startup competition si avvierà alla fase finale con il contest “Startup a tavola” e infine la premiazione, il giornalista Arcangelo Rociola converserà con alcuni imprenditori come Enrico Pandian, founder di Supermercato24, Fabio Cannavale, CEO di lastminute.com, Ugo Parodi Giussino, founder di Mosaicoon e alcuni altri, sul ruolo dei media nello sviluppo delle startup in Italia durante l’incontro Esaltati e depressi: le startup italiane alla sfida della comunicazione. 

Un altro degli eroi da non perdere in questa edizione è sicuramente Alex Deans, giovane inventore seriale nominato The Queen’s Young Leader dalla regina Elisabetta II a Buckingham Palace nel giugno 2017, che parlerà di intelligenza artificiale e macchine a guida autonoma. Dall’umano al superumano, Martin Wezowsky, Chief Designer di SAP, rifletterà, poi, su come la tecnologia migliora la nostra vita.

Una serie di panel dal titolo Crypto unveiled. Le crypto dalla A alla Z spiegheranno, invece, tutto ciò che c’è da sapere sulle criptovalute, per conoscere, investire e fare business, con ospiti d’eccezione come Miko Matsumura, founder di Evercoin Exchange. Infine, si accede al cuore del fintech con Roberto Ferrari, Digital Banking & Fintech Maker, Paolo Sironi, IBM Industry Academy, e George Thomson, manager per l’Italia della startup inglese, Revolut, in una conversazione sul passaggio dalle banche tradizionali alle app, su cosa sta succedendo e cosa è cambiato. 

Money, dunque, ma soprattutto Value. Heroes guarda l’economia e l’impresa attraverso gli occhi dell’uomo, alla ricerca del valore umano, oltre che economico, del mondo in cui viviamo. In chiusura Vandana Hart, ballerina e creatrice del documentario diffuso da Netflix, We speak dance, ci porta in viaggio attraverso le diverse arti per riflettere sul valore della moneta più cara all’uomo che è l’espressione. 

Incontri, hackathon, workshop e laboratori si alterneranno, così, a ritmo frenetico durante le tre giornate di Heroes Meet in Maratea che saranno seguite da notti altrettanto effervescenti, a partire dalla serata d’inaugurazione con Daddy G, fondatore dei Massive Attack e fautore di quel “Bristol sound” che ha conquistato il mondo.